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Ossa trovate in riva al Po, forse si tratta una donna minuta

Posted on 27 dicembre 2012

Potrebbero appartenere anche ad una donna dalla corporatura minuta le ossa ritrovate in riva al Po a poche centinaia di metri dal ponte di Spessa Po (Pavia). Da un primo sommario esame si era ipotizzato che i resti appartenessero ad una ragazzina, forse di 10-13 anni, ma solo l’autopsia, che viene affidata oggi, chiarirà il mistero. Le indagini sono condotte dalla Procura di Pavia e gli investigatori stanno verificando gli elenchi delle persone scomparse nell’ultimo anno in Lombardia e nel vicino Piemonte. Quel che è certo è che il cadavere è rimasto nelle acque del fiume per più di un anno.

I resti sono stati ritrovati alla vigilia di Natale sulle rive del Po a circa settecento metri dal ponte. Secondo il quotidiano ‘La Provincia pavese’ a trovare i resti è stato Enrico Lanzi, 59 anni, un ex calciatore di Milan, Varese e Perugia che abita a Spessa Po che stava passeggiando sulla riva con il suo cane. E’ stato proprio l’animale a segnalare al suo padrone la presenza delle ossa, accanto alle quali è stato ritrovata una maglietta intima. Lanzi ha dato l’allarme e sul posto sono arrivati gli uomini dell’Arma. 

I carabinieri hanno subito avviato le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pavia. I resti della ragazza sono stati trasportati all’istituto di Medicina Legale di Pavia dove verranno esaminati per cercare innanzitutto di accertare le cause della morte. Sarà effettuato anche il test del Dna per cercare di risalire all’identità della ragazzina il cui corpo potrebbe essere rimasto nelle acque del Po per oltre un anno. 

 

 




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